Tutti gli articoli di Chichi Nava

ULTIMA USCITA CAMMINASEL

Domenica 11 ottobre ci sarà l’ultima uscita del CamminaSel. Era in programma la visita del bosco di Salbertrand in alta Valle di Susa. Per problemi con i tempi di guida degli autisti dei pullman abbiamo pensato ad una gita meno lontana. La nuova destinazione sarà il Monte Gambarogno in Canton Ticino sulle prealpi Luganesi. Ci sarà un pullman da 35 posti per problemi logistici nel raggiungimento del punto di partenza. Probabilmente si farà un giro ad anello. L’altezza massima è a 1700 metri da dove si potrà ammirare uno splendido panorama sul lago Maggiore. La camminata sarà semplice di tipo turistico/escursionistico. Non appena saranno pronti i dettagli verranno pubblicati su questo sito ed esposti in bacheca in via Roma.

Selini al Tour del Monte Rosa

 

Eccoci ad una nuova settimana verde. Dopo l’Alta via n.2 delle Dolomiti nel 2013 e la n.1 nel 2014, quest’anno abbiamo fatto un grande anello: il TMR, il Tour del Monte Rosa. Partiti da Alagna domenica 2 agosto, vi abbiamo fatto ritorno domenica 9 agosto 2015. Siamo stati molto fortunati perché il tempo è stato sempre molto bello tranne l’ultimo giorno dove siamo stati costretti a prendere la funivia perché diluviava.

 

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Ecco la salita per antica mulattiera che sale da Alagna al passo del Turlo a 2731 metri e poi discende su Macugnaga con uno bellissimo zig-zag. Questa prima tappa è risultata essere la più lunga, in tutto ci abbiamo messo 12 ore comprese le soste. Essendo partiti al mattino presto da Lecco la giornata è stata decisamente lunga. Se poi consideriamo che lo zaino più leggero pesava 11 kg… Siamo partiti in 7: Laura, Giuliana, Luisa, Tonino, Roberto, Rosi ed io e tutti abbiamo raggiunto Macugnaga dove ci aspettavano Giorgio e Gilberto.

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Lunedì mattina con cielo terso da Macugnaga siamo saliti al rifugio Oberto, Tonino e Rosi sono saliti in funivia e ci hanno portato una buonissima anguria! Non è da tutti un’anguria a quasi 3000 metri! Ma la giornata era molto calda e l’anguria molto gradita.

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La vista dal rifugio era spettacolare, straordinarie vedute sulla parete est del Monte Rosa e lassù si vede anche la capanna Margherita.

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Poco sopra il rifugio si arriva al Passo di Monte Moro a 2870 metri che fa da confine con la Svizzera e laggiù vediamo il lago artificiale di Mattmark. Molti operai italiani hanno costruito questa diga e purtroppo sono morti a causa di una frana di sassi e ghiaccio che si è staccata da una parete adiacente e questo per causa umana prevedibile ed evitabile, ma sembra che gli svizzeri avessero fretta di finire i lavori e poi abbiamo messo a tacere la questione. Per maggiori dettagli guardate questo link.  https://it.wikipedia.org/wiki/Sciagura_di_Mattmark

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Questi invece sono Marco e Antonio: gli zaini rispettivamente di Luisa e Roberto. Erano tra i più grandi e si sono meritati questo soprannome.

Gilberto e Giorgio che ci hanno accompagnato nella salita sono scesi per la stessa via rientrando a Macugnaga e poi a Lecco. Purtroppo Rosi si è dovuta unire a loro a causa di un problema con un dente che non le ha dato alternativa.

Noi 6 invece abbiamo continuato fino a raggiungere il lago e poi fino alla diga. Appena sotto c’era un pullman postale svizzero che ci ha condotti fino a Saas Almagell, Sass Fee e Stalden. Da qui abbiamo proseguito per Zermatt con il treno dove siamo arrivati alle 21,30. Mentre attraversavamo la nota località turistica in cerca dell’ostello siamo rimasti letteralmente folgorati dalla visione del Cervino che si è aperta improvvisamente davanti a noi.

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Martedì abbiamo fatto riposo aggirandoci da turisti per Zermatt. Abbiamo visitato il museo e ci siamo arrangiati con il pranzo alla bell’e meglio visti i prezzi esorbitanti. Quest’anno ricorreva il 150° anniversario della prima salita al Cervino effettuata da un inglese insieme a delle guide locali e ci sono grandi celebrazioni, viene perfino illuminata la cresta alla sera. E’ anche il 50° anniversario della salita della parete nord in solitaria fatta da Bonatti, ma di questo gli svizzeri credo si siano dimenticati. Bisogna però ammettere che il Cervino dal versante Svizzero è superbo!           IMG_0150                   IMG_0158

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Ed eccoci a mercoledì, si riparte, gambe in spalla, 1800 metri di dislivello  tutti a piedi dall’ostello fino al Teodulo a 3337 metri. Ancora una bellissima giornata  con vista costante sul Matterhorn che catalizza costantemente l’attenzione; è praticamente impossibile staccare lo sguardo da questa meraviglia della natura. E poi ci sono queste simpaticissime pecore autoctone.

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Qui ci sono Luisa e Giuliana e il ghiacciaio che scende dal Braithorn

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Luisa, Giuliana e Laura sono pronte per attraversare il ghiacciaio.

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Giovedì ripartiamo seguendo i segnali che ci hanno accompagnato per tutta la settimana e scendiamo sopra Cervinia dove in inverno si scia, per poi passare nella splendida valle dell’ Aventine e alla Comba di Rollin.

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E cammina cammina arriviamo fino in Val D’Ayas al rifugio Ferraro. Ci fermeremo due notti in questo rifugio per aver modo di salire al Mezzalama. Si tratta di un posto molto molto carino, accogliente, si mangia bene, la gestrice Fausta è proprio brava. Ve lo consiglio vivamente. Noi ci siamo arrivati dopo una lunga giornata di cammino ma è raggiungibile dal fondovalle in una mezz’ora.

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Venerdì, sempre fortunatissimi con il meteo, siamo saliti al rifugio Mezzalama passando dal lago Blu e abbiamo raggiunto il rifugio sul sentiero che passa  proprio sul filo della morena. Si arriva in mezzo ai ghiacciai sotto il Lyskam, spettacolo infinito!

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Se si prosegue oltre il Mezzalama si può raggiungere il rifugio Guide D’Ayas.

Al ritorno abbiamo avuto un bell’incontro con la fauna locale, prima un camoscio, poi due e un paio d’ore dopo siamo arrivati a 6 bellissimi esemplari.

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Sabato lasciamo a malincuore il rifugio Ferraro per dirigerci verso il Gabiet. Il sentiero è molto bello e la visione del Rosa ora è sul versante meridionale.

IMG_0395      IMG_0396      IMG_0404   IMG_0414  IMG_0416  Nel pomeriggio ci raggiunge la perturbazione e ci rifugiamo in una stalla. Ad una tregua ci avviamo per scendere fino a Sfaffal ma un altro acquazzone ci prende in pieno, così prendiamo una bidonvia per salire al Gabiet. Quassù il rifugio era pieno così per fortuna siamo in un piccolo albergo dove riusciamo ad asciugare gli scarponi.

Domenica, ultimo giorno, alle 8,00 non piove anche se il cielo è plumbeo. Mentre facciamo colazione dal fondo della valle vediamo salire la pioggia. Ci dobbiamo rassegnare, rientreremo ad Alagna in funivia. Vestiti, o meglio, impacchettati di tutto punto scendiamo a prendere l’ovovia, tanto saranno 5 minuti, ma sono bastati per lavarci i piedi!! Intanto un fulmine ha bruciato non abbiamo bene capito cosa della funivia, dobbiamo aspettare che la riparino. Aspetta, aspetta, e quando ci hanno già caricato sui pick-up per raggiungere il Passo dei Salati la cabinovia improvvisamente riprende a girare. Tutti giù dal pick-up e su sulla funivia. Saliamo ai Salati e scendiamo dal versante opposto fino ad Alagna.

  IMG_0431     Questa cosa di saltare l’ultimo giorno di un così bell’anello proprio non la digeriamo. Potremmo tornare a ripercorrere questo tratto, ma come? Se ci vogliono 5 ore a piedi attraverso il Col d’Olen, con l’auto sono 180 km da Gressoney ad Alagna, non è fattibile, e allora? Allora ideona, l’anno prossimo gita SEL! Siete avvisati!!!

Chichi e compagnia.

FESTA DEI MAI STRACC

Il simpatico gruppo dei Mai Stracc di Parè di Como negli ultimi anni si porta sempre a casa il trofeo per il maggior punteggio raggiunto durante l’Assalto al Resegone. Ogni anno si ritrovano poi fra di loro per una simpatica cena e questa volta hanno invitato anche noi. Ecco alcune foto.

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FOTO DELLA GITA IN DOLOMITI

Eccovi alcune foto scattate da Laura Bolis durante la gita di due giorni in Dolomiti svoltasi a luglio con salita al rifugio Boè al Sella e prosecuzione sul Viel del Pan.

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Due bellissime giornate di sole per una gita stupenda.

 

 

SELINI IN CIMA AL MATITONE

Mercoledì 22 luglio siamo andati a visitare il campanile della basilica di Lecco. Eravamo in 28!! Grazie ad una geniale idea di alcuni ragazzi della parrocchia di Lecco ora il nostro bel matitone è visitabile. Questi ragazzi hanno ripulito, messo in sicurezza e reso accessibile il tutto. Svolgono questo lavoro come volontari e raccolgono offerte da devolvere in beneficenza. Per informazioni più dettagliate andate sul sito www.campaniledilecco.it

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Si parte dai sotteranei dove viene spiegata la storia delle fondamenta.IMG_0384 Poi si sale dalla scala che gira tutto intorno.

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C’è perfino un modellino del campanile fatto con i LEGO.

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Una volta raggiunte le campane la vista è magnifica.IMG_0391         IMG_0392          IMG_0394                    IMG_0395

Ma si sale anche sopra le campane grazie ad una scala a pioli

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Quassù, appena sotto la punta del matitone, c’è un terrazzo che gira tutto intorno e consente veramente una vista a 360° sulla nostra bella città.

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Le campane viste dall’alto con uno scorcio del lago    IMG_0415      IMG_0417

Affrontiamo impavidi la scala a pioli…vediamo se indovinate il lato B dei nostri amici…

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Ma poi bisogna anche scendere, intanto è arrivato il tramonto e le foto si sprecanoIMG_0428      IMG_0430 IMG_0433    IMG_0439  IMG_0441    IMG_0442

Foto ricordo del gruppone

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Tante grazie ai ragazzi volontari della parrocchia per la loro disponibilità e l’organizzazione perfetta!!! Complimentoni!!!

 

 

 

ASSEMBLEA STRAORDINARIA

Ieri sera si è svolta l’assemblea straordinaria della nostra Società ospitata per l’occasione nella sede API di Lecco. Nell’immagine ci sono Giusi Negri, Pippo Cattaneo, Mariarosa e Mauro Colombo.

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Al primo punto le tematiche più prettamente tecniche riguardanti il parafulmine del rifugio Grassi dove l’esito è stata la proposta di un incontro tra le varie parti direttamente coinvolte. Ecco la rifugista Anna Bartoletto con il marito Amos

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A seguire la proposta di alienazione del rifugio Rocca Locatelli ai piani dei Resinelli che è stata accolta favorevolmente da tutti i partecipanti con due voti contrari e un astenuto. In pratica hanno votato a favore più dei due terzi dei partecipanti all’assemblea, pertanto è possibile vendere il rifugio. Nel caso si trovasse un acquirente sarà necessaria però un’altra assemblea per l’approvazione. Non si esclude di continuare con l’affitto della struttura se si trovasse un gestore.

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DETTAGLI PER LA DUE GIORNI

Per la gita di sabato 18 e domenica 19 luglio 2015 in Dolomiti con pernottamento al rifugio Boè ci sono ancora posti. Ricordo che la partenza del bus è alle ore 7,00 dal parcheggio Ezio Galli. Non dimenticante il sacco-lenzuolo e la tessera CAI perché solo presentandola al rifugio avrete lo sconto. Buona gita a tutti e fate tante foto!!