Ecco la copertina del nuovo bollettino, presto nella cassetta della posta di tutti i selini.
Eccovi in anteprima le magliette dell’assalto al Resegone.
In occasione della cinquantesima edizione abbiamo pensato di realizzare delle maglie per celebrare questo importante anniversario. Il disegno è stato realizzato appositamente dal bravissimo Giorgio Colombo ricalcando la medaglia che era stata coniata per la prima edizione. Si tratta di una maglia tecnica con catarifrangenti sul retro. Sono tutte dello stesso colore verde mela con stampa blu e banda bianca laterale. Taglie disponibili: anni 5\7 per i bambini, taglia S e M abbastanza piccole da donna con scollo a V, taglia M e L più grandi da uomo con scollo rotondo. Le troverete ai posti di partenza sia a Morterone che alla partenza della funivia al costo di 10,00€ comprensivi di medaglia. Poi si potranno ancora acquistare in sede sempre a 10,00€.
Mentre la funivia che collega Moggio ai piani di Artavaggio è chiusa per i lavori di rinnovo delle funi e riaprirà a metà luglio prossimo…
…i volontari si stanno occupando della ritentiggiatura del rifugio Sassi Castelli
ecco il prima e il dopo a confronto
Augusto sul “trabattino” Mauro e Gilberto si attrezzano
ed eccoli all’opera
Gilberto fa sicura ad Augsto e il past-president si da da fare
Forse le foto non rendono l’idea ma il muro è tutto strollato e ci vuole parecchia pazienza per riempire ogni spazio con la vernice “rosso Fiocchi”.
Infatti la vernice ci è stata donata dalla ditta Fiocchi ed è dello stesso colore dello stabilimento di viale Turati.
C’è ancora da verniciare il tetto, il terrazzo e i tavoli del rifugio, per cui i lavori continuano, se qualcuno vuole darsi da fare basta contattare Mauro Colombo, Augusto Marchetti o Piero Mangioni.
Anche le donne sono chiamate a partecipare, io giovedì ho pitturato 5 tavoli e ce ne sono altrettanti.
Chichi
Domenica siamo andati al Monte Grappa. Partiti puntuali alle 6,00 ci siamo diretti prima a Vicenza, poi a Bassano del Grappa e infine siamo saliti fino alla fine della strada a San Liberale. Finalmente alle 10,30 siamo riusciti ad incamminarci lungo una mulattiera che poi è diventato un sentiero.
Si trattava di una strada militare per cui la pendenza era regolare. Prima nel bosco e poi per prati siamo arrivati con meno tempo del previsto alla fine di 1000 metri di dislivello. Il tempo non era il massimo, il cielo era coperto, ma le nuvole alte ci hanno consentito di ammirare comunque un discreto panorama.
Raggiunto il Pian de la Bala la strada è tornata a farsi più larga e intagliata nella roccia in leggera discesa attraverso delle gallerie. Ci siamo fermati per una sosta pranzo con un’occhiata di sole.
Dopo esserci ripresi e incamminati nuovamente per affrontare gli ultimi 200 metri di dislivello ha incominciato a piovere ma non eccessivamente di modo che non ci siamo neppure bagnati. Arrivati in cima un ottimo rifugio ci ha accolti al caldo. Cambiati e rifocillati abbiamo visitato velocemente l’ossario ma la pioggia è aumentata e il belvedere dalla cima lo vedremo un’altra volta.
Le persone che hanno scelto di non camminare hanno raggiunto l’ossario rimanendo a bordo del pullman. Loro sono riusciti a vedere il panorama abbastanza bene e hanno potuto visitare anche il museo.
Anche questa volta ci è andata bene. Peccato per chi guarda le previsioni e decide di rinunciare….ogni lasciata è persa.
Chichi
Sfortunatamente la giornata non si presentava con buoni auspici ma i temerari che hanno tentato la sorte sono stati premiati anche con un po’ di sole.
Siamo partiti in orario perfetto ed abbiamo imboccato il sentiero che dal piazzale delle Miniere porta al parco del Valentino.
La temperatura era fresca ma non troppo.
Maurizio, il nostro amico naturalista, ha subito colto l’occasione per farci capire la differenza tra larici e abeti. Ci ha anche preannunciato altri tipi di conifere che avremmo visto lungo il percorso.
Il cammino è stato agevole in leggera salita, con piccole soste per osservare altri alberi (ad esempio i faggi con le faggiole e le sementi o le grandi radici che aiutano il bosco a non franare), il bosco misto, le betulle, i licheni.
Purtroppo un forte temporale ha abbattuto molti alberi e infatti già alla partenza del sentiero abbiamo potuto osservare una grande catasta di tronchi e apprezzarne le diversità.
Non siamo riusciti a terminare la nostra escursione come avremmo desiderato perché il mal tempo ha abbattuto anche gran parte del bosco didattico che si trovava in prossimità della casa-museo del parco Valentino, ma abbiamo proseguito lo stesso per continuare il nostro percorso con la misurazione del diametro di un faggio e la scoperta delle classificazioni, compresa quelle di albero-monumentale.
La nostra gita si è chiusa con la declamazione di una bella poesia sul bosco e un pic-nic insieme nei pressi del rifugio Rocca -Locatelli.
La gita asul sentiero geologico della Val Ravella e al Sentiero dello Spirito del Bosco di Prim’Alpe , è stata rimandata al 12 luglio.
Sembra che il tempo non sarà dei migliori in questo fine settimana.
Con il nostro amico che ci accompagnerà abbiamo deciso di fare la gita anche in caso di tempo incerto.
Verrà annullata in caso di PIOGGIA.
Tra un mesetto ci sarà la due giorni, tradizionale appuntamento che ogni anno ci porta in magnifici posti. Se le Dolomiti sono decantate da tutti come una meraviglia, per me questo tratto è tra i più spettacolari. Lo abbiamo percorso in compagnia un paio di estati fa mentre facevamo l’alta via n.2. E sarà un piacere ripercorrerlo con un gruppo ancora più numeroso di amici.
Partiremo dal Passo Gardena per risalire grazie al mitico sentiero 666 nel canalone che porta al rifugio Cavazza al Pisciadù, nell’ultimo tratto troveremo alcune catene che ci aiuteranno nel nostro cammino.
Arriveremo al rifugio Cavazza al Pisciadù in luogo fantastico in riva ad un lago dai bellissimi riflessi incastonato in una corona di pareti mozzafiato. Continueremo a salire tra le bastionate fino a sbucare in cima all’altopiano del Sella dove la vista si aprirà a 360 gradi dal cuore delle Dolomiti.
A fine luglio del 2013 c’era ancora molta neve. Ma quest’anno è già andata via tutta, non preoccupatevi! Raggiunto il rifugio Boè possiamo finalmente riposare. Chi invece ne ha ancora nelle gambe può salire fino al Pizzo Boè dove la vista è ancora più grandiosa. Ceneremo e dormiremo al rifugio. Domenica mattina ci dirigiamo verso la forcella del Pordoi, chi vuole può scendere all’omonimo passo in funivia, altrimenti per ripidi tornanti ci ritroveremo in breve sulla strada proprio davanti al monumento a Coppi.
Una volta attraverato il passo possiamo prendere il verdissimo e rilassante sentiero “Viel del Pan”. Alle nostre spalle godremo della vista del Sella mentre davanti a noi si erge la Marmolada con i sui ghiacciai e il Lago Fedaia dove ci aspetta il bus per il rientro.
Buna gita a tutti.
Chichi 😉
Terminata la sesta edizione della Resegup
Primo tra gli uomini il Lecchese Nicola Golinelli
Prima tra le donne la Rumena Denisa Dragomir
ecco i nostri soci Sergio Riva , Filippo Cattaneo e Giovanni Dell’era
Fateci pervenire foto di selini che hanno partecipato e le pubblicheremo.
Video Ufficiale Resegup 2015