TROVATO GESTORE PER I RESINELLI IL ROCCA LOCATELLI

Fervono i preparativi per la riapertura del rifugio, che finalmente, dopo quasi un anno e mezzo di chiusura, ha trovato nei volontari del Movimento Mato Grosso la nuova gestione.

Possiamo in questo modo soddisfare di nuovo le numerose richieste di riapertura giunte da parte di escursionisti e famiglie che frequentano la località, con la precisa volontà di rivitalizzare un patrimonio molto importante per la società, che si inserisce in un più ampio intento di rilancio turistico della località dei Piani Resinelli.

Grazie al lavoro di contatti, colloqui ed attente valutazioni da parte del Consiglio, il rifugio potrà tornare ad essere uno dei fiori all’occhiello della S EL.

Inaugurato nel 1908, dopo aver rilevato una baita di minatori, è stato successivamente ampliato, fino a diventare un albergo, una struttura in grado di offrire un soggiorno comodo e piacevole agli amanti della montagna, sia per l’escursionista u per scelta” che esplora lo splendido panorama del gruppo delle Grigne, sia per il pubblico “non necessariamente esperto” che va in montagna e nella natura semplicemente per il piacere di farlo.

resinelli01Nel nome del rifugio Sel, vogliamo ricordare Umberto Locatelli, tra i fondatori della Sel nel 1899, e Renzo Rocca, ispettore della Sel negli anni della guerra ( il rifugio ospitava un gruppo di partigiani e per questo Rocca fu deportato a Mathausen da dove non fece piu ritorno).

Silenzio, Stupore, Sacrifico e Solidarietà lungo i sentieri possiamo contemplare il silenzio e sentire il soffio del vento tra le foglie; stupore di essere ad un palmo dal cielo ed ammirare un panorama senza confini; sacrificio: la montagna è faticosa, vuole essere rispettata e non invasa; solidarietà perchè la montagna è bella…ma lo è ancor di più se vissuta in compagnia di amici e famigliari: come la vita è un sentiero da condividere.

Ed è proprio in quest’ottica che vogliamo, con la gestione dei volontari del Movimento Mato Grosso – gran parte della zona del lecchese – rilanciare il rifugio.

I volontari dell OMG regalano il proprio tempo e tutto il loro impegno, lavorano gratuitamente, con passione e con voglia di fare, e l’intero ricavato della gestione verrà utilizzato per sostenere progetti ed attività a favore delle popolazioni più disagiate dell’America Latina (sanità, istruzione, educazione ed aiuto ad uno sviluppo sostenibile).

Come associazione l’OMG non è nuova alla gestione di rifugi, ricordiamo per esempio i rifugi Laeng e Bonali-Ducoli in Val Camonica, il rifugio degli Angeli in Valgrisanche, i rifugi 3A e Claudio Bruno in val Formazza e il rifugio Frassati nella valle del Gran San Bernardo….siamo quindi certi di aver puntato su un tipo di “formula vincente” ed inedita nel panorama lecchese, che grazie anche alla peculiarità del rifugio, l’unico che può essere raggiunto comodamente in macchina e che lo rende ideale per persone anziane e famiglie con bambini, potrà fare da richiamo anche per le altre attrazioni: nelle vicinanze si possono trovare anche il Parco Avventura, il Parco delle Miniere, il Parco Valentino con il suo belvedere e la Casa Museo di Villa Gerosa di recente inaugurazione (progetto voluto e finanziato dalla Regione Lombardia).

“Se camminare è rallentare, i bambini ci aiutano in questo. La presenza mentale dei bambini è certe volte un esempio anche per gli adulti. Notano cose che gli adulti hanno dimenticato, sanno meravigliarsi e ci aiutano a risvegliare il nostro senso di stupore di fronte alla natura.

Con la riapertura del Rifugio SEL Rocca-Locatelli vogliamo unirci alla Comunità Montana del Lario Orientale e ai 4 Comuni interessati ai Piani Resinelli per contribuire nel miglior resinelli12modo possibile al rilancio della Località, ricollocando i Piani Resinelli nelle mappe turistiche della Lombardia, come la montagna per tutti: escursioni, attività e programmi a misura di bambino, per far vivere la montagna a grandi e piccini, accontentando tutti.

L’intenzione è duplice: dare attenzione alla montagna e ai suoi protagonisti, nella splendida cornice dei Piani Resinelli, al cospetto delle Grigne dove si può ancora godere del mutare delle stagioni; luoghi di indiscutibile dominio della natura, rifugio dal caldo estivo e oasi di pace e tranquillità a pochi passi dal caos cittadino.

E quindi…mamme, papà, nonni e bimbi…..vi aspettiamo !

Esplorazioni sotterranee e non solo

Domenica 26 giugno alle 9 ci siamo trovati al parcheggio della miniera di Cortabbio per la seconda gita con i bambini dal titolo «Esplorazioni sotterranee e non solo».

Ci ha gentilmente accompagnato la nostra amica geologa Sabrina.

Erano presenti una ventina di persone con 4 bambini da 1 a 8 anni.

Il nostro percorso è cominciato dal portone di ingresso della miniera da cui usciva un vento gelido, che contrastava con il caldo afoso esterno, e un ruscello di acqua limpida.

Questi due elementi ci hanno accompagnato per tutta la visita perché questa miniera è stata scavata in una montagna, la Grigna, ricca d’acqua che dopo essere filtrata nelle rocce esce a valle e finisce nel ruscello sottostante.

Questa è una miniera di barite, un sasso pesante e bianchissimo che ha parecchi usi: nelle vernici come pigmento, nelle trivellazioni come peso (non inquinante), medico nelle radiografie ( è opaco alle radiazioni).

La miniera è nata nel 1800 e ha continuato a produrre fino al 2012.

La parte visitabile è la più recente ( creata neli anni ’80) e la più bassa (il giacimento incomincia 300 metri più in alto9.

Si seguono le rotaie con cui una volta veniva portato all’esterno il materiale e si può vedere come funzionava la miniera (i mezzi utilizzati, i ribassi anti-esplosione ed i cunicolo in cui veniva conservato l’esplosivo).

Gli adulti sono potuti salire su una scala che li ha portati su due pianerottoli più in alto che permettono di vedere quanto è estesa la vena e quanto è stata scavata la Grigna.

E’ stata un’esperienza affascinante sia per i bambini presenti che per gli adulti.

Usciti dalla miniera i bambini hanno fatto una caccia al tesoro alla ricerca delle bellezze del bosco circostante.

Giunta ormai l’ora di pranzo siamo scesi a Cortabbio e ci siamo gustati una buona colazione al sacco al parco degli alpini.

Ben riposati e rifocillati abbiamo imboccato al pista ciclabile e ci siamo recati a visitare l’agriturismo poco distante e il laghetto per la pesca sportiva che ha attirato molto la curiosità dei bambini.

Il tempo è stato un po’ variabile ma i temerari partecipanti si sono divertiti lo stesso.

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Alla prossima Gita