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Ci viene segnalato questo evento per il 09/12/15 trovate dettagli nell’ area eventi
Piani dei Resinelli 15 novembre 2015
Oggi una bella e tiepida giornata di autunno ha colorato di bellissimi colori la Grignetta. Arrivati alla spicciolata, chi dalla Val Calolden come si faceva una volta quando non c’era la strada, chi è salito “toccata e fuga” in vetta, chi in auto. Tutti ci siamo trovati a messa alla chiesetta e poi al ristorante La Meridiana presso il campeggio che ci ha ospitati visto che purtroppo al nostro rifugio non abbiamo un gestore quest’anno.
Dopo il lauto pranzo come di rito un’abbondante castagnata offerta come sempre dalla signora Wanda Frigerio.
E poi l’immancabile lotteria con Giusi che ha estratto i numeri e la Sig.a Mini che li distribuiva.
Gran pienone e festa riuscitissima!!
articolo pubblicato su Lecconotizie.com in data 12.11.2015
LECCO – Cento giorni di tempo per allestire l’Osservatorio culturale della montagna, al terzo piano di Palazzo delle Paure: è quanto pronosticato da Nicolangelo De Bellis, Amministratore Delegato dell’Hgv Advertising Srlu, l’azienda di San Severo aggiudicataria del bando di affidamento, in visita giovedì mattino allo spazio espositivo.
Al sopralluogo erano presenti anche il videsindaco Francesca Bonacina, l’assessore alla Cultura Simona Piazza, il Presidente della Comunità Orientale Valla San Martino Carlo Greppi e diversi esponenti del mondo alpinistico lecchese, come il presidente del Cai di Lecco Emilio Aldeghi, Marta Cassin, Augusto Marchetti di Sel, il presidente dei Gamma Giovanni Spada e il presidente Uoei Roberto Chiappa.
190 mila euro messi a disposizione per il progetto, che prevede l’allestimento di un percorso multimediale/interattivo in 5-6 tappe, affiancato dal ricchissimo materiale messo a disposizione dai diversi enti coinvolti (foto, filmati, libri, interviste a storici personaggi), che vuole rievocare la storia dell’alpinismo lecchese, consentendo ai cittadini e ai visitatori un’esperienza – soprattutto sensoriale – unica.
Come specificato da De Bellis l’allestimento (che avverrà in uno spazio di circa 120 mq) non avrà niente a che vedere con le classiche raccolte di cimeli: “Niente vetrine con i ramponi, gli scarponi, le tende, le bandierine” ha detto l’amministratore delegato dell’Hgv “ma abbiamo pensato a qualcosa di più moderno e pienamente fruibile. Quando abbiamo visto il bando siamo stati molto incuriositi dalla possibilità di avvicinarci ad un mondo a noi sconosciuto come quello dell’alpinismo, ma sappiamo che qui la montagna ce l’avete dentro. Il progetto prevede di raccontare a 360 gradi un bene culturale aldilà della sua evidenza fisica ma proprio entrando nell’esperienza sensoriale”. Ecco quindi un percorso che si svilupperà tra pareti di arrampicata digitali per i bambini e televisioni progettate con un sofisticatissimo sistema “ad immersione”, attraverso le quali i visitatori verranno proiettati sulle cime “teatro” delle grandi imprese alpinistiche firmate dai lecchesi: “sembrerà di arrampicare davvero” assicura chi, come Pietro Corti (Larioclimb), ha già avuto la fortuna di vedere l’anteprima di queste tecnologie.
Sulle tempistiche De Bellis sembra determinato: “Abbiamo cento giorni, quindi entro la fine dell’inverno l’Osservatorio dovrebbe essere terminato. Non escludo qualche ritardo, in Italia è difficile stabilire con esattezza la data di chiusura di un cantiere”. Massima serietà professionale è stata promessa dall’azienda di San Severo, ma soprattutto massima apertura nei confronti di chi ha delle idee e vorrà farsi avanti e collaborare: “Cittadini, associazioni, siamo aperti a chiunque: l’Osservatorio racconterà la storia del vostro alpinismo e in parte della vostra città, dunque la città è chiamata ad intervenire” ha sottolineato De Bellis.
“Scansato” l’argomento consulenza, assegnata lo scorso maggio ad Andrea Gaddi (fondatore di Alpine Studio) e al ragno Serafino Ripamonti: “Non sono due persone ma l’Hgv che ci mette la faccia in questo progetto – ha detto De Bellis – vorrei ci si potesse concentrare non tanto sulle persone quanto sulla grande possibilità che questo Osservatorio costituisce”. Augurio ripreso dal vicesindaco Bonacina: “Invito davvero la città a fare un passo in avanti, queste due persone sono solo una piccolissima parte di un più ampio progetto ed è su questo ampio progetto che siamo chiamati tutti a collaborare”.
Diciamo pure che l’amico Floriano ci aveva azzeccato, più che Selvaggio Blu potremmo definirlo Selvatico Blu!! In Sardegna i sentieri non sono proprio uguali ai nostri, bastano pochi cespugli, anche radi, e se ti distrai un attimo non vedi più chi ti stava davanti, sei perso!! La parola d’ordine era: “si vede l’ultimo?” E poi si cammina in mezzo ad una profumatissima macchia mediterranea, peccato che i rovi siano pieni di spine che al tuo passaggio non si spostano minimamente ma sembra che ti vengano incontro conficcandosi e graffiandoti polpacci e braccia. E per fortuna io raggiungo appena appena il metro e mezzo, perché tutti gli altri hanno dovuto lottare con i rami sporgenti proprio sulle loro teste!
Non parliamo poi del percorso ad ostacoli degno di “giochi senza frontiere”. Ci siamo appesi a corde calandoci nel vuoto col mare moooolto sotto di noi, aggrappati a rocce taglienti, rami di olivastri, camminato su tronchi di ginepro come se fossero assi di equilibrio in sospeso su pareti a strapiombo, scesi da pali con intagli invisibili, percorso cenge strettissime su un terreno che si sbriciolava sotto i nostri piedi come i biscotti nel te.
Provare a mettere qualche catena nei passaggi più pericolosi no è?? Neanche per idea, altrimenti che selvaggio sarebbe? Ok, sguardo a monte e avanti…
Il tutto sotto lo sguardo divertito degli autoctoni: capre e la nostra guida Mario, unici esseri viventi sopravvissuti alla selezione della specie da queste parti. Mario è figlio di pastori sardi che passano la loro vita su e giù da questi posti da generazioni, per cui il suo sogghigno era pari a quello di noi lecchesi nel vedere avventurasi per i nostri monti i milanesi abituati alla piazza del Duomo.
Però abbiamo visto posti bellissimi, qualcuno lo si può raggiungere anche comodamente in barca ma arrivarci con i propri piedi…non ha prezzo!! E poi che mangiate! Il primo giorno siamo partiti da Santa Maria Navarrese e abbiamo pranzato in riva al mare proprio sotto Pedra Longa. La sera abbiamo cenato dentro ad un ex ovile dove su un grande camino è stato cucinato un ottimo porceddu.
Il secondo giorno siamo arrivati a cala Pedrosu, un fiordo con le pareti talmente alte e strette che il mare lo si vedeva solo inoltrandosi a nuoto. E anche qui carne allo spiedo.
Il terzo giorno abbiamo pranzato con Cala Goloritzè proprio sotto i nostri piedi e per cena eravamo a Cala Mariuolo con il pesce fresco e abbiamo dormito sotto le stelle con un tramonto ed un’alba da lasciare senza fiato.
Il quarto giorno con l’ultima calata in doppia ci siamo trovati davanti la magnifica Grotta del Fico. Mario è anche speleologo e gran parte del lavoro di scoperta di questo splendore nascosto è merito suo, così siamo rimasti a bocca aperta quando ce la siamo trovata davanti e addirittura abbiamo piantato le nostre tendo proprio li dentro!!
Purtroppo il quinto giorno si è messo a piovere a dirotto e abbiamo dovuto abbandonare la costa per ripiegare verso l’entroterra e rientrare poi a Santa Maria Navarrese con le jeep. Ci mancano due giorni di cammino, Cala Sisine e Cala Gonone, a quando la conclusione del Selvatico Blu?? Speriamo presto!
Una donna in costume tipico ad un matrimonio e i corbezzoli!!!!
Mega mangiata di pesce all’ittiturismo di Arbatax per concludere bene la vacanza.
La mappa del trekking, esistono infinite varianti di ogni difficoltà e i nostri amici sardi ne cercano e ne creano continuamente di nuovi.
Ottimi compagni di viaggio con me c’erano Sergio, Laura e Giorgio, Giuliana, Giulia e Augusto, Ruggiero, Tonino, Luca, Loredana e Alfredo, e un amico che si professava vegano prima di partire ma non ha resistito al porceddu sardo!!
Chichi
DOMENICA 15 NOVEMBRE PIANI RESINELLI
Come ogni anno domenica 15 novembre è in programma il pranzo sociale. Visto che purtroppo il rifugio Rocca Locatelli non ha un gestore da quasi un anno e riaprire le utenze per un solo giorno era troppo dispendioso, il consiglio ha pensato di rivolgersi ad un ristornate in loco. Per cui il pranzo sarà alle 12,45 presso il ristorante La Meridiana all’interno del campeggio dei Resinelli. Il menù sarà composto da antipasti con affettati misti e formaggi, pizzoccheri, polenta e coniglio, spezzatino, dolce, vino, acqua e caffè. Il costo è di 25 €. Alle 11,30 ci sarà la messa alla chiesetta sempre ai piani dei Resinelli in ricordo dei nostri amici defunti. Seguirà la tradizionale burollata e la lotteria. Le prenotazioni si ricevono chiamando o presentandosi direttamente in sede nei consueti giorni e orari: martedì dalle 18 alle 19 e venerdì dalle 21 alle 22,30. I posti a disposizione sono 55.
Ecco un’anticipazione delle gite programmate per il 2016. Le date sono state concordate con la commissione gite del CAI Lecco per evitare di sovrapporle anche come destinazioni. Avremo due gite in comune, una a maggio in Liguria organizzata da noi e una a settembre in Val d’Aosta organizzata da loro. Tutte le gite sono abbastanza facili e con dislivelli contenuti e prevedono due itinerari, uno più breve e uno più lungo. Le prime gite possono essere solo turistiche visto che a Treviso saremo in città, ad Acqui Terme si può restare in paese e lo stesso a Finale Ligure.
13 marzo 2016
Trekking urbano a Treviso.
Quest’anno la scelta della città è caduta su Treviso, nella media pianura veneta, città d’arte e città d’acque.
Verrà come sempre preparato un percorso pedonale oppure si potranno noleggiare delle biciclette.
17 aprile 2016
Acqui Terme.
Il bus lascerà chi vuole camminare al paese di Ciglione da dove percorrendo il sentiero 531 per raggiungere Acqui Terme con un percorso escursionistico di 9 km che è parte di un lungo itinerario, realizzato in occasione del Giubileo del 2000 dalla sezione locale del Club Alpino Italiano, che collega la città termale a Tiglieto e da qui raggiunge, con due diverse direttrici, il Santuario della Madonna della Guardia e il Mar Ligure. Chi vuole fare solo il turista arriverà con il pullman direttamente ad Acqui Terme.
22 maggio 2016
Finale Ligure
Questa gita verrà organizzata in collaborazione con il CAI Lecco
Via del Purchin, Fianlborgo
Possibilità di fare due gruppi A e B
Gruppo A dislivello 500 metri, salita 2 ore e 30, discesa 2 ore
Gruppo B dislivello 100 metri, salita 1 ora e 30, discesa 1 ora
Da Finalborgo prenderemo il percorso “mattonato” dell’ antica via che l’architetto Beretta aveva costruito per il collegamento verso Milano. Dopo porta Mezzaluna inizia il sentiero acciottolato che ci porterà sotto le mura del castello di San Giovanni, poi al castello Gavone (eventuale visita) e poco dopo alla chiesa di S. Eusebio a Perti Alto. Qui i due gruppi si divideranno: il B scenderà poco oltre, alla chiesa dei 5 campanili (madonna di Loreto) e per stradette e pittoresche “crose” ritornerà al borgo, mentre l’A proseguirà per la croce di vetta della rocca di Perti e discesa ad anello lungo la valle dell’Aquila e poi ritorno al borgo.
12 giugno 2016
Lago d’Iseo Corna Trentapassi.
Inizio e fine escursione Cusato 683 metri
gruppo A corso tempo di percorrenza 4 ore dislivello 533 metri
gruppo B tempo di percorrenza 6 ore dislivello 645 metri
Quota massima 1328 metri
Con la sua forma elegante e il dirupato versante occidentale, ripidissimo e solcato da profondi valloni, la Corna Trentapassi è certamente la montagna che più attira lo sguardo di chi percorra la sponda destra orografica del Lago d’Iseo. La stessa posizione geografica rende questa cima di grande attrattiva: si trova affacciata direttamente sulla porzione settentrionale del lago, ma forma un importante promontorio che ne è un punto panoramico d’eccezione. La Corna può vantare di essere famosa anche perché Leonardo da Vinci si è ispirato ad essa nel dipingere lo sfondo della Gioconda.Dalla cima e durante una buona parte della gita il panorama che si ammira è uno dei più belli delle Prealpi Bresciane.
3 luglio 2016
51° edizione dell’ Assalto al Resegone.
16-17 luglio 2016
Due giorni al rifugio Deffeyes
Il rifugio si trova a 2494 metri ai piedi del ghiacciaio del Rutor, nella zona di La Thuile. Spettacolari vedute su svariate cime della Valle d’Aosta e in particolare sul Monte Bianco. Questo rifugio in passato è stato gestito per anni da Danilo Aluvisetti e dal figlio Massimo ora gestori del nostro rifugio Sassi Castelli. Il loro entusiasmo nel raccontare di questo “angolo di paradiso” ci ha spinti ad organizzare questa due giorni. Pertanto saranno loro stessi ad indicarci un passeggiata che ci consentirà di godere appieno della bellezza del luogo.
11 settembre 2016
Gressoney, Valle d’Aosta
Questa gita verrà organizzata insieme al CAI di Lecco, pertanto questa volta saranno loro a guidarci per un giro ad anello ai piedi del Monte Rosa
9 ottobre 2016
Sasso Gordona oppure parco Monte Avic
Non è ancora stata presa una decisione per questa gita in quanto è stato provato un anello che si è rivelato molto piacevole al Sasso Gordona ma il Monte Avic non è ancora stato preso in esame, vi aggiorneremo.
Vi indichiamo anche le date delle gite degli amici del CAI di Lecco. Verranno illustrate e ufficializzate sul loro giornalino.
3 aprile 2016 Moneglia Liguria
8 maggio 2016 Val Leventina Svizzera
22 maggio 2016 Finale Ligure in nostra collaborazione
19 giugno 2016 Monte Baldo Brescia
10 luglio 2016 San Bernardino Valle d’Aosta
24 luglio 2016 Fluela Svizzera
11 settembre 2016 Gressoney Valle D’Aosta in nostra collaborazione
2 ottobre 2016 Passo Lucomagno Svizzera
23 ottobre 2016 Appennino Parmense.